Come ci suggerisce il nome, un aspirapolvere è uno strumento per “aspirare la polvere”. Ovviamente non è in grado di fare soltanto questo, ma anche di immagazzinare questa polvere. Inoltre, l’aria che l’aspirapolvere tira su assieme alla polvere non viene immagazzinata, ma piuttosto filtrata e rimesse in circolazione. Questo avviene attraverso delle bocchette che sono presenti in tutte le scope elettriche. Chiaramente, se quest’aria non venissi in qualche modo filtrata, ci ritroveremo in circolo tantissima aria sporca, piena di polvere e maleodorante.
Come fa quindi la scopa elettrica a filtrare quest’aria? Ovvio, tramite l’utilizzo di particolari filtri dell’aria. Generalmente i filtri in uso non sono soltanto uno, ma di più. Un primo filtro viene applicato all’uscita dell’aria aspirata, questo solitamente è di gommapiuma e serve a catturare le particelle di dimensioni maggiori. Dopo questo filtro, ve ne è un altro in grado di catturare le particelle di dimensioni minori. Ormai, praticamente tutti gli elettrodomestici di uso domestico, sono dotati del filtro HEPA (dall’inglese High Efficiency Particulate Air filter). Ma che cos’è questo filtro? Perché è così importante? Innanzitutto dobbiamo dire che il filtro HEPA è ad oggi il sistema migliore in commercio per filtrare l’aria.
C’è filtro e filtro
I filtri HEPA, che ultimamente sono stati affiancati da quelli ULPA (Ultra Low Penetration Air, meglio noti da noi come “assoluti”), hanno la capacità di filtrare l’aria come nessun altro filtro al mondo. Le percentuali di filtraggio nel caso degli HEPA vanno dal 85% al 99,99%. Nel caso dei filtri ULPA le percentuali sono ancora maggiori e sfiorano il 100%. A seconda dei vari filtri, in commercio abbiamo anche diverse categorie, per quanto riguarda i filtri HEPA, abbiamo gli H10 e gli H14. I primi, come potrai facilmente intuire, sono quelli più economici e che garantiscono i risultati peggiori rispetto ai più costosi ed efficaci H14.
Per gli ULPA invece, abbiamo gli U15 e gli U17, per cui vale lo stesso discorso fatto per gli HEPA. Quelli che troviamo praticamente in tutti gli aspirapolvere sono comunque i filtri HEPA, quale categoria poi dipende dai vari produttori. Questi filtri sono costituiti da piccoli fogli di microfibre in strati multipli. Tra un foglio ed un altro abbiamo degli intercapedini in alluminio che ne aumentano l’efficacia. Il compito di questi foglietti è di bloccare il particolato, ossia le particelle inquinanti o allergeniche, che possono danneggiare la nostra salute o di chi ci sta intorno mentre effettuiamo le pulizie di casa.
Non tutti i filtri sono uguali
Questi filtri sono classificati in base alla loro capacità di filtrare le particelle fino a 0.3 micron, secondo quanto prescrivono le norme UNI EN 1822. Se in casa tua sono presenti persone allergiche o sei allergico tu stesso, l’utilizzo di questi filtri è praticamente indispensabile, a questo punto quando vuoi acquistare una scopa elettrica fai attenzione che il produttore specifichi che al suo interno siano utilizzati proprio i filtri HEPA. Solitamente è una caratteristica che si trova pubblicizzata sulle confezioni o sulle schede tecniche che si trovano esposte. Nel caso in cui non fosse specificato il tipo di filtro utilizzato io consiglierei di optare un prodotto diverso.
Oggi giorno è noto infatti che i soggetti allergici non solo nascono con questo tipo di disagio, ma è possibile diventare allergici anche respirando tutti i giorni la polvere mal filtrata dalle aspirapolveri che utilizziamo quotidianamente. Attenzione infine alle fregature. Molti produttori non specificano il tipo di filtro (H10 o H14), indicando solo l’utilizzo di un filtro “di tipo HEPA”, questo significa che non è in grado di trattenere particelle più piccole di 0,03 micron e che quindi non serve a niente per i soggetti allergici.